Una delle caratteristiche più stranianti per chi si accosta la prima volta ad un’auto elettrica è la quasi totale assenza di rumore (ad esclusione di quello da rotolamento degli pneumatici). La mancanza del caratteristico rombo è ancor più straniante – e sicuramente sgradito – per gli amanti delle supercar. Per rimediare a questo problema, e in vista di un futuro solo elettrico, Ferrari ha depositato all’ufficio brevetti degli Stati Uniti un progetto per ridare il giusto rombo e le giuste sensazioni a chi può permettersi il lusso di guidare una delle sue vetture.

Il problema del rumore

L’Unione Europea ha dovuto metterci mano alla questione, rendendo obbligatorio l’uso di un sistema di sicurezza che emetta un suono compreso tra almeno 56 decibel e un massimo di 75 decibel quando l’auto è in marcia a basse velocità. Questo perché l’assenza di rumore potrebbe rappresentare un rischio per i pedoni e i ciclisti, che potrebbero non sentire l’arrivo di un’auto elettrica.

Il progetto di Ferrari

C’è da sottolineare il fatto che il brevetto Ferrari non è molto dettagliato, soprattutto sulla parte che riguarda l’implementazione, ma il progetto parte da un’idea: non punta infatti a ricreare artificialmente un finto rombo, ma piuttosto ad amplificare i deboli suoni sviluppati realmente dai motori elettrici.

Per questo motivo, l’idea predominante è quella di inserire un dispositivo di riproduzione del suono vicino all’asse posteriore della vettura, presumendo ovviamente che la vettura sia a trazione posteriore. Il suono amplificato passa poi a uno o più altoparlanti che lo “emettono” all’esterno.

Variabilità in base alla velocità

La caratteristica più importante di questo sistema dovrebbe essere quello di poter variare l’intensità in base alla velocità. In questo modo, si potrebbe riportare al guidatore le vecchie sensazioni date dal motore a scoppio. Questa è una sensazione a cui l’amministratore delegato di Ferrari, Benedetto Vigna, è molto legato. In un incontro pubblico con gli investitori, ha dichiarato che “il suono è uno degli elementi essenziali che caratterizzano una Ferrari”. Inoltre, ha accennato al fatto che ogni Ferrari, anche elettrica, avrebbe avuto un suo sound caratteristico.

Confronto con il progetto di Stellantis

Nello sviluppare questo progetto, Ferrari sembra aver ripreso quanto proposto da Stellantis – e in particolare dalla Dodge – con il concept Charger Daytona SRT. Anche in questo caso, abbiamo una “camera di amplificazione” installata nel retro del veicolo capace, grazie all’uso di alcuni altoparlanti strategicamente piazzati, di donare all’auto un rombo paragonabile, almeno nell’intensità, a quello dei modelli Dodge a combustione interna.

Tuttavia, ci sono alcune differenze sostanziali tra i due progetti. Ferrari ha dichiarato di voler amplificare i deboli suoni sviluppati realmente dai motori elettrici, piuttosto che creare un finto rombo artificiale. Inoltre, il brevetto Ferrari non è molto dettagliato sulla parte riguardante l’implementazione del sistema, mentre Stellantis ha fornito maggiori dettagli sul funzionamento della “camera di amplificazione” installata sulla Charger Daytona SRT.

In generale, sia Ferrari che Stellantis sembrano aver compreso l’importanza del suono per la caratterizzazione di un’auto sportiva e stanno cercando di sviluppare soluzioni per riprodurre l’esperienza del rombo dei motori a combustione interna su veicoli elettrici.

In conclusione, l’utilizzo delle auto elettriche sta aumentando sempre di più e l’industria automobilistica sta cercando di migliorare l’esperienza di guida per gli amanti delle supercar, cercando di riprodurre il rombo caratteristico dei motori a combustione interna. Il progetto di Ferrari rappresenta un tentativo di risolvere questo problema, amplificando i deboli suoni sviluppati dai motori elettrici per creare un’esperienza di guida più simile a quella delle auto a combustione interna.

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