Violazioni dei dati: i paesi più colpiti

Secondo una nuova ricerca condotta da Proxyrack, società che analizza il traffico web a livello globale, l’Italia si colloca al decimo posto nella classifica dei paesi maggiormente bersagliati dalle violazioni dei dati, con 4.193.083 violazioni ogni milione di abitanti.

Gli Stati Uniti sono il paese che paga il prezzo più alto per il furto o la perdita delle informazioni, con un costo medio di 9,05 milioni di dollari. Il Medio Oriente segue con 6,93 milioni di dollari, mentre il Canada è terzo con 5,40 milioni di dollari. Tra gli altri paesi presenti nella top ten troviamo: Francia, Sudan del Sud, Repubblica Ceca, Germania, Singapore, Canada, Portogallo e Australia.

Le violazioni dei dati rappresentano un grave problema per le aziende di tutto il mondo, indipendentemente dalla loro dimensione o dal settore in cui operano. Oltre al costo diretto delle violazioni, le aziende devono anche affrontare altre conseguenze, come la perdita di fiducia dei clienti, il danno alla reputazione e la possibile perdita di entrate.

I settori più colpiti

I criminali informatici tendono a concentrare i loro sforzi sui settori che offrono maggiori opportunità di ritorno economico. Secondo la ricerca di Proxyrack, i settori che sono stati maggiormente colpiti sono:

  1. Healthcare: il costo medio di una violazione dei dati in questo settore è di 9,23 milioni di dollari.
  2. Finanziarie: il costo medio è di 5,27 milioni di dollari.
  3. Farmaceutiche: il costo medio è di oltre 5 milioni di dollari.

I dati sensibili presenti nel settore sanitario, come ad esempio le informazioni sulla salute dei pazienti, sono particolarmente preziosi per i criminali informatici, che possono sfruttarli per truffe o per la vendita su mercati neri. Anche le organizzazioni finanziarie e quelle farmaceutiche sono spesso bersagliati, in quanto hanno accesso a informazioni confidenziali e a dati che possono essere utilizzati per trarre profitto illegalmente.

Costo delle violazioni per le aziende

Il costo delle violazioni dei dati per le aziende dipende da diversi fattori, come il numero di dipendenti lavoratori a distanza e il settore in cui operano. Nel 2021, il costo medio di una violazione dei dati per le aziende che hanno una percentuale di dipendenti lavoratori a distanza compresa tra l’81% e il 100% è stato di oltre 5,5 milioni di dollari. Per le imprese con una percentuale di lavoratori fuori dall’ufficio compresa tra il 61% e l’80%, il costo medio delle violazioni è stato di circa 4,4 milioni di dollari.

Le aziende con una percentuale di lavoratori a distanza maggiore sono maggiormente esposte alle violazioni dei dati, in quanto hanno spesso sistemi meno sicuri per proteggere i dati sensibili. Tuttavia, anche le aziende con una percentuale di lavoratori in ufficio più elevata non sono immuni alle violazioni dei dati, e devono adottare misure di sicurezza adeguate per proteggere le loro informazioni sensibili.

Il costo delle violazioni dei dati per le aziende può includere diverse voci, come il costo delle indagini, delle notifiche ai clienti e delle eventuali cause legali. Inoltre, le aziende devono affrontare anche altre conseguenze, come la perdita di fiducia dei clienti, il danno alla reputazione e la possibile perdita di entrate.

Come proteggersi dalle violazioni dei dati

Le aziende possono adottare diverse misure per proteggersi dalle violazioni dei dati, come ad esempio:

  • Utilizzare password sicure e cambiarle regolarmente
  • Implementare un sistema di autenticazione a più fattori
  • Utilizzare software di sicurezza per proteggere i dispositivi e i sistemi
  • Formare i dipendenti sulla sicurezza informatica e sulle buone prassi per proteggere i dati sensibili
  • Stabilire una politica di sicurezza dei dati e assicurarsi che tutti i dipendenti la conoscano e la rispettino

Inoltre, le aziende possono anche considerare l’utilizzo di servizi di sicurezza dei dati per proteggere le loro informazioni sensibili e minimizzare il rischio di violazioni dei dati.

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